lunedì 18 febbraio 2013

18/02/1974 - Auguri Fabrizio!

... come faccio? Come inizio? Come si fa ad a buttar giù quattro righe sintetizzando con qualche frase ciò che è stato costruito genuinamente con decenni di frequentazione, condivisione di momenti, confronto?
Eppure sono qui, con la voglia di scrivere Tutto. Il Tutto realmente con la T maiuscola, il Tutto che è la mia vita, ciò che con Fabrizio ho vissuto...
Tutto esula da ciò che è tangibile, sarà la distanza che per troppi anni ci ha diviso, saranno state le donne... maledette! (lo dico con un sorriso ed una carezza sulle candide gote della Betta...), saranno stati sentimenti di amicizia pura e distillata in mille frasi mai dette... Di tangibile c'è comunque la presenza, anche se a volte lontani... La presenza nei momenti di gioia estrema, come la si volesse donare o nella tristezza, quasi si volesse un sostegno... ci sei sempre caro Fabrizio, amico mio... ci sei sempre e sempre ci sarai e voglio immaginarti mentre camminiamo su per un sentiero con le fedeli Canon a tracolla o mentre pedaliamo a fresco della nostra Valle o semplicemente, ma semplice non è perchè è questa la vera essenza della vita, è questo il succo di tutto quello per cui viviamo, mentre solleviamo un bicchiere, davanti all'osteria per i tuoi auguri di Buon Compleanno. Auguri Amico.
Con affetto e incorruttibile amicizia
Lele
Fabry pensioroso a Villanoce, parecchi anni fa...

lunedì 11 febbraio 2013

La fine del Mondo

Lo sapevo. Sapevo che sarebbe arrivata ed eccomi comunque qui impreparato... L'hanno detto alla televisione, ne parlavano alla radio, l'ho letto su internet... Nulla, ho fatto nulla e mi sento in colpa.
Nevica. Nevica da qualche ora, fortissimo. Forse abbiamo raggiunto un centimetro di accumulo e già sento le grida di aiuto del mondo intrappolato. Maledetto meteo. Siamo a febbraio, dovrebbero esserci almeno trenta gradi ed invece nevica. Maledetto 45°parallelo nord.
 Moriremo, ne sono sicuro, entro stasera probabilmente avremo cinque centimetri di neve e domattina non potrò salvare il mondo. Nevica. Non smette, moriremo congelati in questa terribile nuova Wurmiana glaciazione... +0.3°C... Nevica.
Ho fatto testamento, scorte alimentari, per l'ennesima volta ho adulato il mio capo, mi sono messo in pace con il mondo, ho montato quattro gomme da neve più la ruota di scorta, quattro catene e sono seriamente preoccupato perchè sulla ruota di scorta catene non ne ho, maledetto gommista ha i set da quattro catene, non da cinque... morirò. Nevica.
La strada è bianca, oramai i centimetri sono due, prima è passato uno a piedi, barcollava che a momenti stramazzava al suolo, che Dio abbia di lui pietà... morirà.
Nevica, ed è l'11 febbraio... Non posso salvare il mondo, non posso andare a lavorare, non posso andare al bar a giocare a scopa, non posso andare a mignotte, non posso fare! L'erba del mio giardino ha freddo, l'abete ha freddo, i passeri hanno freddo... neve meledetta! Nevica ed è una cosa terribile!!!!
Speriamo smetta!!!  Che piova, che venga il sole, che arrivi l'estate, ma presto, presto! Altrimenti, lunedì prossimo come farò ad avere la faccia da culo di dire:" Cazzo, è già lunedì?".

Oggi nevica, in Pianura è ricomparsa la Dama Bianca. una sparuta spruzzata che entro stasera ci avrà regalato un po' di inverno, un briciolo di "Natale" anche se con quasi due mesi di ritardo... Queste quattro righe sono dedicate a tutte le persone che addossano alla neve  i loro problemi, a tutti quanti  non sanno più emozionarsi, che devono essere polemici sempre o comunque, che vedono in un elemento atmosferico quanto mai raro il male estremo, ciò che sarà frutto di autentiche catastrofi...
Un giorno il mondo farà a meno di voi, e lo farà senza battere ciglio, che nevichi, piova, ci sia il sole o un terribile temporale...
Personalmente guardo la neve come mio figlio, la immagino pupazzi di neve,  foreste di cristallo, cieli azzurri ed aria frizzante... sbaglierò, dovrei forse scendere dalle nuvole e riprendere a vivere il presente in modo meno fantasioso... oggi nevica, si impicchi l'ufficio, si impicchi il lavoro... un'altro legno sul camino, uno sguardo fuori... pace.
Lele