E' Natale per tutti...
Pedalo già da un'ora e
mezza... non volevo uscire, fa freddo e la nebbia mi rende fradicio
anche se le goccioline sembra si solidifichino all' istante...
pedalo, arranco in salita, non è il Mortirolo ma per le mie
condizioni fisiche, per il freddo, per quel “qualche chilo in più”
è dura... su un rapporto, vedo la vetta, un timido sole fa capolino
dalla nebbia ormai leggera e all'istante rende tutto più caldo... Ho
sete, sete però di qualcosa di caldo... nella borraccia l'acqua sarà
ghiacciata, mi si rompono i denti solo al pensarci... pedalo, ora
meno affannosamente... la vetta. Giù in discesa per un centinaio di
metri ed eccomi in un paesino oltrepadano, sembra tutto
addormentato... le viti nude, qualche caco rosseggia su una pianta,
un cane mi si avvicina circospetto... un bar con le vetrine
appannate...
Smonto dalla Fondriest
e faccio per sgranchirmi le
gambe, qualcuno mi osserva... Noncurante sfilo il portafogli dalla
tasca e mi avvio per un buon tè caldo... “Freddo?” mi apostrofa
un tipo scalcinato seduto davanti ad bar “mah, a stare fermi si,
pedalando però quasi si suda”... gli sorrido ed entro... Una
ragazza amorfa si presenta e con lo sguardo mi interroga... “Un tè
per cortesia e una bottiglietta di acqua frizzante a temperatura
ambiente”... Mi sorbisco la fumante bevanda con calma, mi scaldo le
mani, mi scaldo dentro, mi si scalda lo spirito... Il tizio con cui
avevo scambiato qualche parola si è alzato e mi guarda dalla
vetrina... “Cosa fa, mi aspetta?, Boh”... Pago, saluto, esco...
Lo guardo, è veramente conciato male, ha una giacca di un paio di
taglie in più, in compenso i pantaloni arrivano a metà polpaccio,
per non parlare delle scarpe, improbabili, tenute insieme da qualche
filo di spago variopinto... Si avvicina... “oh, avrei proprio
voglia di bere qualcosa” mi apostrofa... lo guardo ancora e poso
nuovamente la bici al muro... brandisco il portafogli, ne vorrei
cavare qualche moneta ma mi scappa in mano un dieci euro... “ma
sì”, mi dico” l'è Nadat anca par Lù”... “toh,
bevi un caffè e a mezzogiorno mangiati un panino”... accetta
subito, mi sorride, prende il dieci euro e va nel bar... Mi infilo i
guanti, il passamontagna, sento la porta che si apre di nuovo e il
tizio che ne esce con un bicchierone colmo di vino bianco... “eh
no” gli faccio “se ti bevi dieci euro in due minuti, i buoni
propositi dove vanno a finire? “No No, capo, questo è per te, il
mio vado a prenderlo adesso...” Resto attonito, mi gira quasi la
testa, non so a cosa pensare e mi ritrovo con una caraffa di bianco
in mano, il resto dei soldi nell' altra (nel frattempo il tizio mi ha
infilato in mano un cinque e qualche moneta) e un barbone
che mi ha offerto da bere e mi
sorride compiaciuto... Non so davvero cosa dire, farfuglio qualcosa e
penso a come farò a bermi quel vino che già mi viene la nausea...
“Lo ringrazio, “caccio giù”
tutto in un fiato, lui fa lo stesso, lo sguardo gli brilla “Non mi
piace mai bere da solo” e con due passi si riporta alla sua sedia
ormai gelata...
Pedalo,
con meno vigore ho la mente ingombra di pensieri confusi, non riesco
a trovare una logica a quello che è accaduto eppure mi è rimasto
qualcosa di buono, che non provavo da tanto tempo... qualcosa che mi
ha fatto assaporare (oltre ad un improbabile vino alla spina!!!) una
remota fragranza di genuinità.
Buon
Natale a tutti Voi
Lele
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