mercoledì 2 gennaio 2013

Buon Anno


Buon anno a chi? A me? Sicuro? Buon anno trascorso? A cui ripenso e del quale ancora oggi non ho capito alcuni aspetti o buon anno che verrà con tutte le sue incognite? Mi sento Edward Norton ne La 25^ ora, ne sorrido
Auguri? A me? Si, ne ho bisogno, ne ho bisogno tanti e che non restino solo a parole o nei messaggi che ho conservato nel cellulare... auguri. Sorrisi, strette di mano, un ultimo brindisi, un ultimo bicchiere di pinot poi ognun per sè, chi davanti ad una cena luculliana, chi con gli amici, chi con la speranza di poter   sfogare voglie mai soddisfatte, chi nel casino, chi come me, insieme a mia moglie,   davanti al camino con un buon bicchiere, la pipa con un ottimo tabacco e la piacevole chiacchiera. Sottofondo di musica classica appena percettibile, archi e percussioni si alternano a gentili ottoni e ad un pianoforte veramente magistrale... Rilassamento, un sorriso, una boccata dalla Stanwell ancora in "rodaggio"... Fuori la fredda notte, il frastuono del nefando divertimento,   vere e proprie detonazioni e lampi frutto di arte pirotecnica fatti brillare in un cielo nero senza stelle... 
Le lancette coincidono, me ne accorgo per l'aumentare del rombo...,  "Auguri amore", "Auguri, nini".
 Il telefono mi vibra fra le dita per l'ennesima volta...
Auguri, sembra di essere al fronte, sembra di essere sotto ad un bombardamento... la crisi??? Credo che i "fuochi" siano gratis... non penso ci sia qualcuno tanto prodigo per poter schierare una simile batteria di sparo senza dover chiedere un prestito... la crisi, già... E' passata la mezzanotte da qualche minuto, Elisabetta è andata a letto, mi soffermo davanti alle braci e ne assaporo il tepore... la crisi è comunque palpabile, esco in giardino, non si spara più, la battaglia di Stalingrado è terminata, i botti sono finiti, i soldi pure, qualcuno si saluta, portiere di auto si chiudono... Rientro, chiudo la porta a mia volta... Auguri. Ancora? Ho perso troppe persone, davvero, ho vissuto troppe cose negative nei vari dicembre della mia vita, ho visto troppo nero e troppo fondo alla fine di alcuni anni ormai lontani... non ho più voglia di festeggiare, di ridere spensierato, di ubriacarmi genuinamente, di vedere l'alba dell' anno nuovo, di dare una pacca sulle spalle all'anno passato, di congedarmi da esso con un sorriso... Mi tolgo le scarpe, entro cauto nella stanza dei bimbi, dormono tranquilli... Entro in camera da letto, Elisabetta dorme serena, le labbra socchiuse, l'accarezzo e le do un bacio... Buio, mi sdraio vestito sulle coperte, guardo il soffitto appena rischiarato dalla Luna sorta, ripenso a tante cose, ripenso ad un Capodanno di trent'anni fa, a casa di parenti, ad un Capodanno a Vicosoprano, a un veglione a Rocca d'Aveto... Ripenso a quanto passato, sento auguri lontani, ai quali al tempo non ho dato peso e che oggi mi servirebbero davvero, sento strette di mano, credo di essermi addormentato ma continuo a rivivere la mia vita, modificandone alcuni aspetti per renderla meno dura anche se già vissuta, ne limo gli spigoli più appuntiti, ne levigo le schegge più penetranti, la rendo ovattata e anecoica, come realmente la vorrei... con Elisabetta, con Viola e Riccardo, con gli amici, con Fabrizio, Silvano, Alessandro, Matteo, Andrea, con tutti gli altri, con mio padre e mia madre che si raccomandano di andare piano in macchina e con Gigi che mi chiede se andiamo a bere una birra al pub... Un rumore, un boato sordo mi fa tremare... la casa ha vibrato, qualche allarme suona... qualcuno ha trovato un ordigno inesploso e lo ha fatto detonare... Risveglio, fuori stà rischiarando, sono  ritornato alla realtà, triste... E' vero, i sogni svaniscono all'alba, anche se è il Primo dell'Anno.
Buon Anno a tutti, di cuore.
Lele

4 commenti:

  1. Beh, sentirsi Edward Norton non è male come sensazione, solo per la capacità recitativa e le emozioni che sa trasmettere. Penso che Natale e Capodanno abbiano la capacità di riavvolgere il nastro del tempo e riportare a galla volti, persone, ricordi e dolore anche se in realtà non sono mai spariti come è giusto che sia. E la realtà è triste se guardi fuori dalla finestra di casa, ma all'interno delle tue mura domestiche forse non è così male. Un abbraccio amico mio e ... buon anno!

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  2. Grazie Silvano, grazie per le tue visite e i tuoi commenti, preziosi e indispensabili. Ti abbraccio e contraccambio gli auguri, anche per il "compleanno" de "L'Asconese".

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