martedì 13 marzo 2012

Una sera di qualche anno fa

Finalmente la sera...
Giornata rovente oggi, in auto, in cantiere, caldo e sole. Un sole bianco e immenso a chiudere tutto il cielo in un turbine di aria rovente e tremolante...
E' sera, una bava di vento muove appena le foglie appassite dei pioppi qui dietro, il cielo si arrossa all' orizzonte e poi più scuro verso l'alto e un blu appena appena sbiancato da una timida luna che sorge dai rami degli alberi verso la cascina...
Sono solo, amo qualche istante di solitudine, mi appoggio al muro della rimessa, caldo dalla giornata trascorsa. Sento il silenzio degli uomini stanchi che rientrano a casa, sento le voci dei bambini che come ogni sera festeggiano l'evento. Chiudo gli occhi e mi tuffo in un sogno appena appena accennato, interrotto ogni tanto da un frullo di ali fra le foglie del pesco.  Mi vedo bambino, in bicicletta con le ginocchia sbucciate, trafelato dopo una corsa su e giù per la strada per Morivione con gli amici. Sento le voci, sento i suoni e l'odore ancora oggi famigliare del ferro lavorato nella fabbrica che fu di mio padre... Mi sveglio.
Guardo lontano, un uomo avanza a piedi con un bimbo per mano, le rondini volano radenti alla terra polverosa. E' sera e il mondo si ferma stravolto dal ritmo frenetico delle giornate, il cielo è oramai da un indaco al nero e qualche stella brilla rendendo completo questo scenario di pace.
Lele

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