venerdì 10 febbraio 2012

Una viola, il fiore della primavera...
Erano giornate ventose, l'erba se ne stava ancora tutta bruna, piegata dalla neve caduta in giorni lontani, il sole scaldava in mio viso, mi annullava i pensieri e là lontano l'Oltrepò... azzurro e tremolante nell'aria cristallina di marzo...  Andavo per viole sulla riva di un fosso, fra i rami caduti dei pioppi o al fresco dei termini a bordo dei campi... Le raccoglievo per mia madre che sorridente le metteva in un vasetto con l'acqua sulla tavola della cena, le raccoglievo per una Madonnina dipinta su un muro... C'era una fila di alberi e nidi di uccelli, c'erano campi sterminati e nuvole lontane nel blu del cielo... Quel fosso non c'è più...Oggi ci sono strade e parcheggi, case e tralicci di acciaio... Le viole, in silenzio, se ne sono andate...

Nessun commento:

Posta un commento