martedì 21 febbraio 2012

Ode ai "Lavoranti Notturni" (muri a Vicosoprano)

1.Pronto il progetto per la "miraggia"
filo a piombo, "buggiò", cazzuole e una staggia
calcina, mattoni, e i chiodi (due mazzi)
"siamo in ritardo, al lavoro ragazzi!"

2.Veloci e contenti i "brai" lavoranti,
lavoran silenti, con tatto, coi guanti
costruiscono piano matton su mattone
" con garbo e silenzio, maledizione!"

3.E la gente tranquilla sta al caldo in casa
ma il sudore implacabile i lavoranti “brasa”
Il muro pian piano sale sempre più sù
"serve calcina e mattoni, di più"

4.Una carretta vien giù dal "Regaggio",
guidata da un tizio al minimo ingaggio
Porta le pietre e di calce (tre secchi)
"domani mattina... quali battibecchi!"

5.Automobili in piazza da "Santo" in manovra
Ed i lavoranti come una piovra
Muovon quadrelli, cazzuole e carretta
"fate presto bagai, scappiamo, di fretta!"

6.Stanchi e felici per il bel lavoro,
orgogliosi "da medaglia d'oro"
Sgombrano il campo e sporchi di calce
"vedremo domani la gente...che facce!"

7.Viene il mattino e il paese si desta,
è la Domenica, il dì della festa
Non è vandalismo ma uno scherzo che pesa...
"qualcuno ha murato l' ingresso alla Chiesa!"

8.”Sacrilegio, bestemmia!” Gridano in molti.
Ci hanno trattato da stupidi e stolti
Ma un riso sommesso che vien dall' interno
"Ipocriti, falsi, giù dritti all' inferno!"

9."Io sono Gesù... il figlio di Dio,
e rido di gusto… così voglio io!
Ero stufo di gente che falsa e bigotta
della "qui" chiesa si è presa una cotta

10."I ragazzi di notte mi hanno murato
mattoni, tavelle e cemento strollato
con grand' ingegno (ringraziando i cantieri)
han lavorato da uomini fieri”

11."lontano da chi mi prega per comodo
lontano da chi mi giudica scomodo
Questa è una predica (o meglio) un sermone
ma il prossimo muro lo fate al Salone!”

12.Quasi sicuro qualcuno leggendo
mi insulterà (ma io non m’offendo)
Son solo tre rime un po’ scombinate


Per far con gli amici quattro risate!

Lele

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